Il Comune di Costigliole e il Lions Club presentano un libro per il restauro della Parrocchia

Il Comune di Costigliole con il contributo del Lions Club locale, propone al pubblico la riedizione anastatica di un testo di 50 anni fa: “Il Marchese Filippo Asinari di San Marzano, viticultore a Costigliole d’Asti”. Il libro, di Giuseppe Aldo di Ricaldone, stampato a cura del Comune nel 1973 e oggi praticamente introvabile, rappresenta un importante documento della storia della coltivazione della vite a Costigliole e nei nostri paesi. Tra i tanti personaggi della storia vitivinicola piemontese, Filippo Asinari  (Torino, 1767 – 1828) è forse uno dei più importanti. Marchese di San Marzano e Costigliole,  nobile al servizio dei Savoia, colonnello nei Dragoni francesi, militare napoleonico e diplomatico, importante politico della Restaurazione. Ma, soprattutto, Asinari fu un autentico amante delle sue terre d’origine, le colline dell’Astigiano. Più precisamente, della loro vocazione vitivinicola, a cui dedicò praticamente ogni istante libero da impegni istituzionali e gran parte del suo ingegno. Al Marchese  la storia della viticoltura piemontese deve moltissimo: fu lui a importare nel territorio astigiano lo chardonnay: dalla Francia fece arrivare le barbatelle di questo vitigno per impiantarle nei pressi di Costigliole e a partire dall’800 divenne a tutti gli effetti un vitigno “tradizionale” delle colline piemontesi. Un uomo che, fra un impegno diplomatico e l’altro, non perdeva l’occasione per dedicarsi alla sua vera passione, la viticoltura, dando impulso ad una razionalizzazione dei vigneti e delle tecniche di coltivazione, Oltre allo Chardonnay, uno dei nuovi impianti che più avranno ripercussioni sulla viticoltura del Piemonte sarà il brachetto, Importato dal marchese Asinari a Costigliole nel primo decennio dell’Ottocento, si diffuse rapidamente in tutto il Monferrato. Dalla Francia studiò minuziosamente le metodologie di impianto della vite, le distanze tra i ceppi, la potatura. Vi sono molti scritti dei primi anni del 1800 raccolti da Giuseppe Aldo di Ricaldone che testimoniano da una parte l’interesse per le tecniche di coltivazione della vite e di vinificazione e dall’altra la sua continua ricerca di barbatelle delle varietà più disparate da mettere a dimora sulle colline del Monferrato, in particolare a Costigliole  (a due passi da San Marzano Oliveto), La ristampa del volume, realizzata in 500 esemplari, rappresenta non solo un’iniziativa di recupero e valorizzazione di notizie storico/culturali, patrimonio fondamentale della “memoria” del territorio, ma  come un valore di carattere sociale a beneficio della comunità: contribuire al restauro della Parrocchia “Nostra Donna di Loreto”. La costruzione è in origine villa dipendente dal castello degli Asinari e realizzata su progetto dell’architetto Benedetto Alfieri. Avendo Comune e Lions Club sostenuto la spesa per la realizzazione della ristampa, l’intero ricavato (€ 20,00 a copia) sarà finalizzato per supportare i costi di restauro. Il libro verrà presentato venerdì 3 novembre  alle 17 , nell’ambito del convegno di apertura della manifestazione “Rosso  Barbera” organizzata nel castello degli Asinari.

Alessandra Gallo