CURIOSITA’ NOVARESI 61. IL CONSORZIO MUTUE, LE SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO E I CIRCOLI

Consorzio Mutue di Novara

Si è già parlato del Consorzio Mutue di Novara, l’importante società di mutuo soccorso ad oggi esistente a Novara, ma proprio in considerazione del rilievo assunto è necessario un opportuno approfondimento.

Il Consorzio Mutue, ormai notissimo per le sue attività a favore dei soci nel campo sanitario, è stato fondato nell’ottobre 1947. Nasce in un’epoca particolarmente difficile, perché appena successiva alla fine della seconda guerra mondiale e muove i primi passi nella scia delle storiche associazioni di mutuo soccorso, particolarmente attive, come si è visto, nel XIX° secolo e in quegli anni ormai in fase di declino. Il Consorzio viene costituito per volontà della Confederterra, che era il sindacato unitario dei contadini e della Federazione Provinciale delle Cooperative e Mutue allo scopo di garantire un’assistenza sanitaria efficace a tutti coloro che non erano in grado di assicurarla per sé e per i propri familiari.

Da allora il Consorzio è diventato, come ha dichiarato il suo presidente Giuseppe Rosso, “la più grande ed attrezzata delle Mutue territoriali in Italia”. Naturalmente dal momento della sua nascita ad oggi molto è cambiato nella società italiana e quindi anche nelle attività del Consorzio.

Inizialmente il disegno generale prevedeva la costituzione di tante mutue comunali per l’erogazione dell’assistenza medico farmaceutica e prevedeva poi l’unione di tutte queste mutue in un Consorzio Provinciale delle Mutue a cui era affidata l’assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale. Di fatto però l’unica assistenza erogata è stata quella ospedaliera tramite il Consorzio, mentre le mutue comunali hanno funzionato solo con compiti organizzativi. Il primo

Bandiera di una Società di Mutuo Soccorso

anno di effettivo funzionamento è stato il 1948; alla fine di quell’anno gli aderenti erano già oltre cinquemila distribuiti in tutta la provincia.

Il Consorzio era nato per dare assistenza ai lavoratori agricoli del sindacato, compresi i coltivatori diretti, ma ha presto superato i limiti della categoria, raccogliendo adesioni fra commercianti, ambulanti, artigiani, esercenti di piccole imprese, pensionati.

Nel 1955 il Consorzio Provinciale confluisce in una sola mutua, a cui vengono affidarti tutti i compiti delle mutue comunali e le iscrizioni. L’iniziale denominazione di “Consorzio Provinciale Mutue” muta in quella di “Società di Mutuo Soccorso Consorzio Mutue”. Tra la metà degli anni Cinquanta ed i primi anni Sessanta del secolo scorso lo Stato estende l’assistenza di malattia alle varie categorie e nascono le mutue nazionali che consentono una copertura di base a gran parte dei lavoratori autonomi. Poiché questo porta ovviamente a una diminuzione del numero dei soci, a cui la legge ora garantiva l’assistenza, il Consorzio si orienta quindi verso una forma di mutualità integrativa e non più sostitutiva. Viene mantenuta la copertura totale per le categorie che non potevano usufruire di una mutua nazionale; per gli altri viene invece abbandonata l’assistenza di base e viene offerta una copertura per ricoveri in clinica e per la specialistica ambulatoriale.

Dal 1955 ad oggi sia lo statuto che il regolamento sono stati oggetto di modifiche e di adeguamenti in sintonia con le nuove esigenze, in relazione all’evoluzione dei tempi.

Da Mutua Sostitutiva il Consorzio si è quindi lentamente trasformato in Mutua Integrativa, mettendo a disposizione dei soci iscritti le prestazioni ed i servizi da loro richiesti, a seguito dei cambiamenti avvenuti nel nostro paese. Al proposito il presidente Giuseppe Rosso, già citato, ha dichiarato: “Nei decenni i bilanci sono cresciuti e le responsabilità sono straordinariamente aumentate. Strumenti tecnologici e tecniche gestionali all’avanguardia ci assistono nella nostra quotidianità e da essi cerchiamo in tutti i modi di trarre il massimo dell’efficienza. Ci sforziamo di mantenerci direttamente collegati con i nostri iscritti fornendo loro in continuazione le informazioni necessarie alla trasparenza del rapporto”.

E’ anche mutata la sede, così da offrire una migliore accoglienza ai soci stessi, lasciando la sede storica di piazza Matteotti per la sede attuale di via dei Cattaneo 17 (nella foto), a pochi passi dalla Basilica di San Gaudenzio.

Per quanto riguarda l’acquisizione delle notizie e delle documentazioni relative al Consorzio Mutue, si intende ringraziare vivamente la sua presidenza e direzione e particolarmente la signora Rosalba Prandi per la disponibilità.

Per ciò che riguarda Novara, oltre a parlare dell’importante realtà tuttora esistente del Consorzio Mutue, è forse il caso di ricordare brevemente per il suo rilievo l’Associazione di Mutuo Soccorso degli Operai (nella foto bandiera storica di una Società di Mutuo Soccorso), che ha tra l’altro accolto anche la Società Operaia Femminile. L’Associazione degli Operai è stata fondata nel 1861 attraverso la fusione di due società preesistenti, la Pia Unione degli Operai nata nel 1836 e la Grande Associazione di Mutuo Soccorso degli Operai, Commercianti e Contadini della Città di

Circolo Fratellanza di via Monte San Gabriele

Novara nata nel 1852. La sede sociale era in via Tornielli 9 e nel 1907 contava 600 soci. Tra le attività svolte si ricorda: partecipazione alle scuole serali, istruzione e somministrazione di lavoro, magazzino di previdenza (aperto il 1.7.1865), biblioteca circolante (istituita nel 1869, nel 1884 aveva 2166 volumi e, tra l’altro, nel 1887 Quintino Sella donò L. 100 per la biblioteca), cassa pensioni (costituita nel 1870), panificio economico (aperto nel 1874). Dal 1881 fornì ai soci macchine da cucire a prezzo agevolato e con pagamento in 24 rate mensili. Nel 1882 istituì il “prestito sull’onore” per somme da 10 a 60 lire. Nel 1883 prese l’iniziativa per la costruzione di case operaie. Nel 1876 promosse in Novara un’esposizione divisionale distribuendo 39 medaglie. La Società fu premiata con medaglia d’oro di 2° classe all’Esposizione Nazionale Italiana di Torino del 1884 e partecipò all’Esposizione Nazionale di Torino del 1898.

Si è detto che l’Associazione degli Operai ha accolto anche la Società Operaia Femminile. Questa, fondata nel 1882, aveva infatti la sua sede sociale nel 1927 nella stessa sede dell’Associazione degli Operai, mentre nel 1947 risulta presso via Perazzi 5. Nel 1927 annoverava 450 soci e partecipò all’Esposizione Nazionale di Torino del 1898.

E’ il caso di ricordare come siano esistite a Novara società di mutuo soccorso anche nei diversi borghi e sobborghi. Abbiamo infatti testimonianze da: Bicocca, Cittadella, Lumellogno, Olengo, Pernate, Porta Mortara, San Martino, Sant’Agabio, Sant’Andrea, Torrion Quartara e Veveri.

In Città sono poi testimoniate anche le presenze di diversi Circoli. Nel periodo di sviluppo delle società nascono infatti circoli operai ed agricoli dove si incontravano e riunivano i lavoratori, che qui, oltre a bere in compagnia, discutevano degli argomenti che a loro stavano più a cuore e anche di politica e cultura. Ne ricorderemo due particolarmente significativi. Ci riferiamo a quelli cosiddetti della Fratellanza e del Riscatto, su cui si sofferma uno specifico capitolo del volume “Porta Mortara …ieri …oggi” del 1996 (pubblicazione del Consiglio di Quartiere di Porta Mortara di Novara a cura di Giuseppe Ballarè).

Circolo Riscatto in una foto d’epoca

Leggiamo quindi: “Ben si inquadra in questo contesto storico la nascita del circolo Fratellanza avvenuta nel 1893 in via Monte San Gabriele, la vecchia via del Torrion Quartara, in un borgo di tradizioni fortemente operaie, a due passi dalle fornaci Bottacchi. Il circolo era frequentato dai fornaciai e dai muratori della zona. Il nascente proletariato industriale era concentrato nelle aree dei sobborghi al di fuori della cinta daziaria”.  Ogni sobborgo era infatti soprattutto abitato dai lavoratori delle fabbriche del sobborgo stesso. Oltre ai fornaciai e muratori alla Bicocca ed in Cittadella (era questo il nome del quartiere di Porta Mortara all’epoca), a Sant’Agabio ad esempio vi erano gli operai dei lanifici, cotonifici e tintorie.

Nel 1921 poi, accanto al Circolo ricreativo della Fratellanza, venne costituita la cooperativa “Società Anonima per la costruzione di Case popolari e di consumo nel sobborgo Cittadella di Novara”.

Gli anni Cinquanta del secolo scorso furono quelli di maggiore attività per la Fratellanza (i soci erano circa 400), che è comunque tuttora esistente (nella foto la sede di via Monte San Gabriele 15, angolo via Monte S. Michele).

Altro Circolo Ricreativo di rilievo fu quello del Riscatto che nacque nel 1911. Inizialmente aveva sede in via Marsala per poi trasferirsi per qualche anno in corso XXIII Marzo angolo via Montello, quindi in via Piave nei locali dove successivamente ai allocò la scuola materna privata, prima della sua attuale destinazione di via Gorizia. Nel 1949, con la sede in via Piave 6, un numeroso gruppo di soci costituisce la “Società Cooperativa di Porta Mortara a responsabilità limitata”. A seguito di questa costituzione negli anni 1950/1951 viene acquistato un edificio in corso XXIII Marzo (ex Casa Arrigoni) e anche la licenza della attigua trattoria (nella foto d’epoca il Circolo Riscatto di corso XXIII Marzo). Anche per questo circolo il periodo di più intensa attività fu quello degli anni Cinquanta del secolo scorso per la partecipazione dei soci e l’entusiasmo dimostrato nelle iniziative.

Enzo De Paoli