ALBERTO MASO GILLI: l’artista

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Fu un artista molto versatile. Quanto alle tecniche, passava con disinvoltura dalla pittura all’incisione e viceversa, preferendo comunque l’acquaforte. Nel 1878 raggiunse il massimo della notorietà come incisore vincendo il premio all’Esposizione universale di Parigi. Le sue incisioni rivelano il suo amore per i primitivi tedeschi, sia pittori che incisori (Dürer e Holbein in particolare).

Quanto ai generi, praticava il paesaggio e l’annotazione cronachistica, i soggetti della vita quotidiana (I Gatti del Fine Arts Museum of San Francisco) e quelli storico-letterari, il ritratto e l’autoritratto. Giovanni Camerana lo definisce “… un Centauro, metà immaginazione e metà esattezza, connubio fra fuoco italiano e meditazione germanica, fra slancio della fantasia e flemma del calcolo”.

 

Bibliografia:
Casassa A., voce: Gilli, Alberto Maso, in: Dizionario biografico degli Italiani, Roma 2000, vol. 54, pp. 754-756.
Mignozzetti Antonio, voce: Alberto Maso Gilli, in: Artisti nel Duomo di Chieri, Chieri 2007, pp. 136-143
Thellung Caterina, voce: Gilli, Alberto Maso, in: Enrico Castelnuovo (a cura), La pittura in Italia, l’Ottocento, Tomo II, Milano 1989-1990, pp. 852-853.

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