ALLEGRO MOLTO a cura di EDOARDO FERRATI

di Redazione · 2 Febbraio 2022

TORINO- SUGGESTIVO QUARTETTO DI SAX-

I quattro sassofonisti del Signum Quartet (foto) tornano sulla scena torinese dopo cinque anni con un programma intrigante “Bach Beyond” che, partendo da J,S. Bach, approda ai compositori d’oggi, Una rilettura delle strutture bachiane alla luce del presente, La sfida consiste nel ricercare le sonorità idonee che non alterino l’autenticità dell’opera e si mantengano nel rispetto del Kantor di Lipsia. Fondato a Colonia nel 2006 il Signum ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio “Echo” che ha lanciato l’ensemble sul piano internazionale dove porta un vento di novità e conquista il pubblico con un mix di energia, talento e sensibilità.

Torino, Conservatorio, p. Bodoni

Stagione Unione Musicale

Mercoledì 2 febbraio, ore 20.30

SIGNUM SAXOPHONE QUARTET Blaz Klemperer (sax soprano), Haysapet Araklayan (sax contralto), Alan Lazar (sax tenore), Guerino Bellarosa (sax baritono) Recital “Bach Beyond” musiche di: J.S. Bach, Maslanka, Reich, Albinoni, Schumacher

TORINO- IL CLAVICEMBALO OLTRE BACH-

Solista di fama mondiale Francesco Corti (foto) esordisce all’Unione Musicale nella rassegna “L’altro suono”. Che cosa si ascoltava in casa Bach ? Il programma, combinando importanti pagine per tastiera di Bach (come le Suites Francesi nn. 4 e 5) con lavori di musicisti dell’epoca che coprirono un ruolo decisivo nella vicenda biografica di Bach stesso; Georg Bohm, uno dei suoi insegnanti, Johann Kuhnau, suo predecessore a Lipsia come Thomaskantor e Henricus Scheidemann, esponente della scuola organistica della Germania settentrionale. Lo stesso Corti racconta: “Il mio intento è di allargare l’orizzonte sul repertorio tastieristico di Bach, proponendo una indagine sul suo contesto domestico, ossia sui compositori che lo stesso Bach prese a modello, oltre a brani che erano in voga all’epoca. Mi è parso interessante contestualizzare questo repertorio, perché Bach era un musicista della sua epoca, fondamentalmente un artigiano circondato da altri artigiani”.