PIEMONTE x CURIOSI. La prima foto di Torino: lo scatto di Enrico Federico Jest del 1839

Vi siete mai chiesti qual è la storia della prima foto di Torino?

La prima foto di Torino ha quasi duecento anni e una data ben precisa: risale all’8 ottobre del 1839 e venne scattata da uno dei pionieri della fotografia in Italia, Enrico Federico Jest. Il soggetto della foto è un panorama ben riconoscibile da ogni torinese: la Chiesa della Gran Madre di Dio, situata nell’omonima piazza.

Jest visse nel periodo tra il 1700 ed il 1800 ed era proprietario di una tra le più importanti aziende torinesi specializzate nella realizzazione di attrezzature in ambito chimico, fisico, ottico e meteorologico. Era tra i principali fornitori delle facoltà di Scienze all’Università di Torino.

Una tecnica particolare

Se si osserva attentamente lo scatto, si nota un particolare alquanto insolito: il campanile – che si trova a destra della chiesa se la si ammira da piazza Vittorio – si trova invece a sinistra. Un “mistero” semplice da svelare. La foto di Jest si chiama “dagherrotipo“, dal nome del suo inventore Louis Jacques Mandé Daguerre che brevettò il procedimento nel 1829.

La tecnica prevedeva l’utilizzo di una lastra di rame sulla quale si applicava elettroliticamente uno strato d’argento sensibilizzato alla luce con vapori di iodio. In questo modo era possibile ottenere un’immagine speculare rispetto a quella reale. Seguendo i manuali di Daguerre, Jest realizzò insieme ai suoi figli una macchina per produrre immagini: il primo strumento fotografico della storia italiana. La foto è tutt’oggi custodita nella Galleria Civica d’Arte Moderna (GAM) a Torino. Dopo quello scatto, Jest decise di dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Nel 1840 tradusse in italiano il manuale di Daguerre, diffondendo la tecnica in tutto il paese e aprendo la strada a moltissimi altri studi in merito.

Marco Sergio Melano